Screening e Covid-19: il quadro regionale delle riaperture

Come avvenuto durante la fase di chiusura, l'Osservatorio nazionale screening ha monitorato la riapertura progressiva dei programmi di screening, raccogliendo le delibere regionali. Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al 16 giugno 2020.

Il 9 giugno 2020, la Regione Campania ha definito le Linee di indirizzo per la progressiva riattivazione delle attività di screening, stabilendo criteri in linea con le Raccomandazioni Ons per la ripartenza

La Regione Friuli Venezia Giulia ha stabilito il riavvio delle attività nelle farmacia per quanto riguarda lo screening colorettale a partire dal 25 maggio. Rilevata la non modificabilità del contenuto informativo delle lettere, si è chiesto il coinvolgimento di Federfarma per predisporre la modulistica delle informative privacy e le autocertificazioni di stato asintomatico.

Il Comitato tecnico scientifico della Provincia autonoma di Trento ha prodotto un documento per il riavvio del primo livello dello screening mammografico. Le donne con appuntamento rinviato dovrebbero essere richiamate con appuntamento prioritario rispetto alle donne non ancora invitate.

Il 22 maggio 2020, la Regione Lombardia ha dato indicazioni per il riavvio dei programmi di screening oncologico, di cui viene richiamata la caratteristica di non differibilità rispetto alla riapertura delle attività di specialistiche ambulatoriali. Nella nota si definiscono alcuni criteri di priorità: fra i programmi di primo livello, attenzione prioritaria deve essere posta allo screening mammografico e, in particolare, alla fascia di età 50-69 anni. Per quanto riguarda primo e secondo livello, sono da ritenersi indifferibili tutti gli approfondimenti di secondo livello dei test risultati positivi. La riapertura è stata autorizzata il 27 maggio con il decreto 6279 della Giunta regionale

Il 17 maggio, la Regione Calabria ha disposto la ripresa delle attività ambulatoriali tramite l'ordinanza n.43 del Presidente della Regione

Nelle Indicazioni Regionali per la riattivazione dell’assistenza sanitaria per la “fase 2” del 15 maggio, la Regione Molise ha stabilito di riavviare le attività di screening oncologico di primo livello, procedendo prioritariamente a partire dai soggetti per i quali gli appuntamenti erano stati sospesi. Sono seguiti tre documenti che stabiliscono la rimodulazione delle attività per lo screening mammografico, con la ripresa dell'attività esternalizzata del mammografo mobile, per lo screening cervicale, dove si introduce la modalità di invito telefonico, e per lo screening colorettale, dove si stabiliscono le modalità di nuove ritiro dei campioni.

Con la Delibera del 15 maggio 2020, la Regione Lazio ha stabilito la ripresa dei primi livelli di screening e delle attività ambulatoriali a partire dal 28 maggio 2020. Le singole aziende dovranno stabilire la priorità con la quale contattare le persone con invito sospeso, compatibilmente con gli spazi disponibili, garantendo la continuità assistenziale del percorso per i soggetti che necessitano di approfondimento diagnostico ed eventuale trattamento, come si legge nell'Allegato che accompagna il documento.

Con la Delibera del 14 maggio 2020 la Regione Marche ha stabilito la ripartenza dello screening colorettale a partire dal primo giugno e degli screening mammografico e cervicale a partire dal primo luglio. 

Il 13 maggio, la Regione Sardegna ha stabilito i primi indirizzi per il riavvio graduale dei primi livelli di screening oncologico, con la Delibera n.11675. Il documento dispone il riavvio delle attività per la fine di maggio, inizio di giugno e indica nello specifico: le modalità operative dei Centri per la gestione degli inviti, richiedendo la riallocazione del personale, la valutazione costante dell'adesione e la comunicazione attenta agli e alle utenti; le misure di protezione per le erogazioni di primo e secondo livello. 

La delibera dell'8 maggio della Regione Sicilia stabilisce, con esplicito riferimento alle Raccomandazioni dell'Osservatorio nazionale screening, la ripartenza anche in questa regione a condizione che venga tutelata la sicurezza di operatori e cittadini.

La Regione Puglia ha dato disposizione per ripartire con i programmi di prevenzione oncologia il 4 maggio, tramite la delibera urgente del 2/5/2020. Oltre alla ripartenza dei programmi di primo livello, con la programmazione degli inviti a partire da giugno, si stabilisce il censimento per la disponibilità di DPI, l'implementazione del serivizio di Recall e la verifica del''andamento delle attività di secondo livello, mai interrotte. 

La Regione Veneto ha dato indicazione di ripartire con i primi livelli dei programmi di screening il 4 maggio. 

In Toscana, l'Ordinanza n. 49 del 3 maggio 2020, stabilisce la ripresa progressiva e graduale delle attività sanitarie sia ambulatoriali che chirurgiche. Le attività di screening oncologico di primo livello sono riattivate con recupero prioritario delle chiamate non eseguite nel periodo di emergenza, con le stesse modalità di sicurezza previste per le prestazioni ambulatoriali. 

Con la Delibera n. 404 del 27 aprile 2020, la Regione Emilia Romagna ha stabilito la riapertura dei programmi di screening nell'ambito di una programmazione più ampia della ripresa dell'attività sanitaria durante l'emergenza. In particolare, si stabilisce in maniera prioritaria la riapertura dello screening mammografico, con l'esaurimento degli eventuale early racall, l'invio delle lettere di invito di primo livello, e la presa in carico e la sorveglianza delle donne definite a rischio elevato secondo il programma per la valutazione del rischio eredo-familiare. Per quanto riguarda il programma colorettale, si prevede la graduale ripresa dei primi livelli, eventualmente anche ridotta sulla base della situazione locale. Per lo screening cervicale, priorità viene data alla ripresa degli esami di secondo livello e i follow-up che erano stati sospesi, per i primi livelli è prevista invece una ripresa graduale successiva. Il 27 maggio sono state comunicate le Indicazioni per il riavvio dell’attività sanitaria nei Centri di Senologia in cui si definiscono le misure specifiche su screening e diagnostica mammaria, e chirurgia senologica.