La Fortuna Costa, La Sfortuna Di Più: la campagna di Europa Donna Italia

Al via la nuova campagna nazionale “La Fortuna Costa, La Sfortuna Di Più”, promossa da Europa Donna Italia e realizzata con il patrocinio dell'Osservatorio nazionale screening (Ons) e del Gruppo italiano screening mammografico (Gisma), che ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla disomogeneità nelle regioni italiane dell’età di accesso allo screening mammografico. La campagna si focalizza sul diritto alla prevenzione per tutte le donne, indipendentemente da dove si vive. In Italia, infatti, esistono ancora profonde disuguaglianze nella prevenzione secondaria del tumore del seno. Attualmente in alcune Rregioni il programma di screening inizia a 45 anni o solo dai 50 anni, in altre arriva fino ai 69 anni o ai 74. Differenze che influenzano direttamente la possibilità di individuare precocemente il carcinoma più frequente e mortale in Italia, la cui prevenzione è negata a oltre due milioni di donne.

La campagna "La Fortuna Costa, La Sfortuna Di Più" intende sottolineare come oggi in Italia ci siano cittadine “fortunate” perché risiedono nelle poche Regioni - appena 6, su 20 - che hanno adottato la piena estensione della fascia di età dello screening dai 45 ai 74 anni e cittadine “sfortunate” perché abitano in Regioni in cui tale estensione è solo parzialmente attiva, o non lo è del tutto.

Proprio per questo l'iniziativa di Europa Donna Italia invita le donne a scoprire se sono “fortunate” o “sfortunate” in base alla propria regione di residenza e a chiedere alle istituzioni che l’età di accesso allo screening venga ampliata in modo uniforme in tutte le Regioni, rimuovendo le attuali diseguaglianze.

Per aderire alla campagna visitare la pagina dedicata sul sito Europa Donna Italia.

A ottobre, mese della prevenzione del tumore al seno, saranno presentati i risultati dell'iniziativa alle istituzioni nazionali e regionali e verrano organizzate specifiche azioni di advocacy rivolte alle regioni che devono ancora attuare o completare l’ampliamento dello screening. 

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