Ai sensi del DPCM del 12 gennaio 2017 (che ha recepito le indicazioni del precedente del 2001) gli screening oncologici organizzati (tumore della cervice uterina rivolto alle persone di età compresa tra i 25 e i 64 anni, della mammella rivolto alle persone di età compresa tra i 50 e i 69 anni e del colon retto rivolto alle persone di 50-69 anni) sono Livelli essenziali di assistenza (Lea). Questo significa che le Regioni e le Aziende sanitarie territoriali sono tenute a garantire gratuitamente a tutti i loro assistiti l’intero percorso di screening a partire dall’invito fino alla eventuale indicazione a trattamento secondo protocolli strutturati e basati sulle evidenze scientifiche. L’attività di screening oncologico organizzato può considerarsi operativa, in ottemperanza a quanto stabilito dai Lea, su tutto il territorio nazionale e per tutti e tre i programmi di screening a partire dai primi anni 2000. Negli ultimi anni, in ottemperanza alle indicazioni del Consiglio europeo, delle Linee guida europee, dei Piani nazionali della prevenzione e più recentemente del Piano oncologico nazionale 2023-2027, alcune Regioni hanno esteso, con proprie risorse, l’invito allo screening mammografico (fasce di età 45-49 e 70-74 anni) e colorettale (fascia di età 70-74 anni).
I dati riportati nel presente documento si riferiscono agli inviti effettuati nel 2024 con una rispondenza all’invito raccolta, come convenuto ormai da anni in seno agli adempimenti Lea, fino al 30 aprile del 2025. L’estensione rappresenta il rapporto tra soggetti invitati e soggetti aventi diritto al netto delle esclusioni prima dell’invito, l’adesione il rapporto tra soggetti rispondenti e soggetti invitati al netto delle esclusioni dopo invito, l’indicatore di copertura da esami (NSG p15C a,b,c) il rapporto tra soggetti aderenti e soggetti aventi diritto al netto delle esclusioni prima dell’invito.
Nel 2024 complessivamente, considerando cioè sia i soggetti in fascia Lea sia quelli fuori fascia per quanto riguarda l’allargamento dell’invito per lo screening mammografico e colorettale, le persone invitate sono state 17.908.724 e quelle che hanno aderito all’invito sono state 7.370.106.
Relativamente alla fascia Lea sono state invitate 16.218.860 persone e 6.481.002 sono stati gli utenti che hanno effettuato il test di screening.
Nella Figura 1 è illustrato graficamente l’indicatore Nuovo Sistema di Garanzia-NSG p15C (a,b,c) relativo alla copertura da esami per il 2024 complessivo e per macroarea geografica. Questo indicatore può essere interpretato come la sintesi tra la capacità di offerta del servizio sanitario da un lato e la propensione alla partecipazione da parte dei cittadini dall’altro. I programmi di screening per il tumore della mammella e della cervice raggiungono valori di copertura del 50% (in miglioramento rispetto al 2023 in cui si registrava un valore del 49%) e del 51% (in aumento di 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente) rispettivamente. Tali risultati devono essere considerati positivamente dal momento che il valore di copertura accettabile ai fini dell’efficacia dell’intervento è proprio il 50%. Purtroppo sono ancora troppo accentuate le differenze per macroarea con dei differenziali tra Nord e Sud-Isole pari a 27,5 punti percentuali per il programma di screening mammografico e 24,7 punti percentuali per il programma di screening della cervice uterina. Nel nostro Paese la copertura da esami per lo screening colorettale è decisamente inferiore al valore raccomandato del 50% attestandosi al 33,3% (stabile rispetto al 2023) con percentuali del 45,8 nella macroarea Nord, del 32,1 al Centro e del 17,8 al Sud-sole. Come precedentemente affermato per lo screening mammografico e per quello cervicale, anche per lo screening colorettale il gradiente Nord-Sud è troppo accentuato anche se le aree meridionali appaiono in miglioramento.
Figura 1. Indicatore NSG p15C (a,b,c). Copertura da esami per screening mammografico, cervicale e colorettale, stratificato per macroaree geografiche e Italia – Anno 2024
Screening Cervicale – Anno 2024
Riguardo alla fascia Lea, nel 2024 sono state invitate a eseguire lo screening cervicale 4.048.525 persone in aumento rispetto all’anno precedente (3.982.378 nel 2023) con un’estensione degli inviti pari all’117,2% e un range che varia dal 74,3% della Regione Calabria a un 167,9% della Regione Marche (Tabella 1). Valori superiori al 100% sono piuttosto frequenti sia per le modalità di calcolo dell’indicatore (come negli anni precedenti, è stato considerato il diverso intervallo previsto per il test Hpv a 5 anni rispetto al Pap test a 3 anni) sia perché alcune Regioni si sono impegnate a colmare i ritardi maturati in precedenza sia per motivi organizzativi tali per cui un anno si invita più della popolazione avente diritto e l’anno successivo inevitabilmente si invita un numero inferiore al target stabilito. Le persone rispondenti (Tabella 1) sono state 1.624.149 in miglioramento rispetto all’anno precedente (1.554.540 nel 2023) con un’adesione complessiva del 42% e un range che varia dal 15,4% della Regione Calabria al 71,9% della Regione Friuli Venezia Giulia
Rispetto all’anno precedente, l’estensione è aumentata di oltre 6 punti percentuali: le regioni della macroarea Nord hanno registrato un aumento di circa 16 punti percentuali rispetto al 2023 (112,6% versus 106,7%), mentre le regioni del Centro e del Sud-Isole una lieve anche se non rilevante riduzione (120,1% versus 122,5% e 108,1% versus 110,1% rispettivamente). Complessivamente considerati ottimali valori superiori al 90%, solo 4 regioni/Province Autonome registrano valori inferiori (di queste Calabria, Friuli Venezia Giulia e Valle D’Aosta avevano valori inferiori al 90% anche l’anno precedente). In merito all’adesione si evidenzia un lieve aumento rispetto all’anno precedente (42% versus 41,5%) con una riduzione di 3,6 punti percentuali nelle regioni del Nord e un aumento di 5 punti percentuali nella macroarea Centro (43,5% versus 38,4%) e di 1,4 punti percentuali nella macroarea Sud-Isole (32,7% versus 31,3%). In sintesi, i valori di partecipazione appaiono in progressione costante, seppur lieve in ogni singolo anno, nell’ultimo quadriennio (40% nel 2022 e 39% nel 2021).
Tabella 1. Donne invitate e rispondenti, estensione e adesione corretta, indicatore NSG p15C,a. Screening cervicale 25-64 anni – Anno 2024
Screening Mammografico – Anno 2024
Nel 2024 il valore di estensione (Tabella 2) è pari al 97,3%,in aumento di 3,7 punti percentuali rispetto al 2023 (93,6%), corrispondente a 4.185.888 persone invitate (4.017.757 nel 2023). La copertura da invito è completa nelle regioni del Nord (103,2% nel 2024 versus 101% nel 2023) e del Centro (100,7% sovrapponibile all’anno precedente), mentre è più bassa nella macroarea Sud-Isole che ha però registrato un incremento dell’indicatore superiore agli 8 punti percentuali passando dal 79,2% del 2023 all’87,5% del 2024, in costante miglioramento rispetto agli anni precedenti (72% nel 2022 e 58% nel 2021). Relativamente alle differenze regionali si registra un range che varia dal 58,1% per la Valle D’Aosta al 110,4% della Lombardia (quest’ultima ha riportato un elevato numero di esclusioni prima dell’invito).
L’adesione corretta (Tabella 2) è complessivamente pari al 53,8% (55% nel 2023) con un differenziale di 23 punti percentuali tra l’area del Nord (63,2%) e quella del Sud-Isole (40,1%). Rispetto all’anno precedente si osserva una lieve riduzione per il Nord (65,3% nel 2023) e per il Centro (53,3% nel 2024 e 54% nel 2023) e una stabilità assoluta per il Sud-Isole. In merito alle singole realtà si osserva un valore di adesione del 22,1% in Calabria e un valore dell’82,7% nella P.A. di Trento. Il valore dell’86,5% della Valle D’Aosta non può essere portato in comparazione perché, dato il basso valore di estensione degli inviti, è probabile che siano state selezionate solo popolazioni già rispondenti in precedenza e questo quindi può falsare la verosimiglianza del dato.
Tabella 2. Donne invitate e rispondenti, estensione e adesione corretta, indicatore NSG p15C,b. Screening mammografico 50-69 anni – Anno 2024
Screening Colorettale – Anno 2024
Nel 2024 il numero di persone di età compresa tra 50 e 69 anni invitate a eseguire il test di screening per la ricerca del sangue occulto (Sof) è stato di 7.984.447 (Tabella 3) in linea con l’anno precedente (7.945.956 nel 2023) pari al 94% della popolazione avente diritto. Nelle aree del Nord e del Centro la copertura è pressoché completa (99% sia al Nord che al Centro), nel Sud e nelle Isole si registra un aumento della copertura da invito rispetto allo scorso anno (84,5% di quest’anno rispetto al 79,7% dell’anno scorso, già in aumento rispetto al 61% del 2022). Riguardo alle differenze regionali il range varia dal 60,8% della Sardegna al 118,8% dell’Emilia Romagna. Nella Regione Piemonte è in corso la transizione da un programma di screening colorettale che utilizza la rettosigmoidoscopia e la ricerca del Sof a un programma basato esclusivamente sulla ricerca del Sof con una estensione pari al 108,2% della popolazione target.
L’adesione all’invito si attesta intorno al 35,8% in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al 2023. Questo dato, che rappresenta il valore medio nazionale, si compone di valori diversi che caratterizzano le macroaree geografiche. Come riporta la Tabella 3, infatti, l’adesione all’invito è risultata maggiore al Nord (46,8%), intermedia al Centro (32,7%) e inferiore nel Sud e nelle Isole (21,1%). Rispetto all’anno precedente si registra un aumento di 0,7 punti percentuali al Nord, di 2,2 punti percentuali e di 1,4 punti percentuali al Centro e al Sud-Isole rispettivamente. La regione con il valore più basso di adesione è risultata la Calabria pari al 5,2%, mentre la Valle D’Aosta ha raggiunto il valore più alto, pari al 66,4%.
Tabella 3. Persone invitate e rispondenti, estensione e adesione corretta, indicatore NSG p15C,c. Screening colorettale 50-69 anni – Anno 2024
Estensione e adesione screening mammografico fasce di età 45-49 anni e 70-74 anni
L’allargamento delle fasce di età dello screening mammografico ha una distribuzione a macchia di leopardo con alcune regioni che si sono attivamente impegnate e altre, in particolare quelle in piano di rientro, che non hanno ancora operato questo cambiamento.
Come illustrato nella Tabella 4, per la fascia di età 45-49 anni il valore di estensione complessivo nel 2024 è pari al 33,8% e le Regioni che superano la percentuale del 40 sono 7 con un valore minimo del 47,4% in Piemonte e un valore massimo del 122,7% nelle Marche. Relativamente all’adesione (Tabella 4) il valore complessivo è pari al 58,1%, da considerarsi più che accettabile dato che le popolazioni più giovani tendono a partecipare meno e che l’adesione si consolida con l’aumentare dell’età. Considerando le 7 regioni con estensione superiore al 40% il range dell’adesione varia dal 33,3% delle Marche al 74,7 del Friuli Venezia Giulia.
L’intervento offerto alla fascia 70-74 anni (Tabella 5) vede coinvolto un maggior numero di regioni rispetto alla fascia delle persone 45-49enni. L’estensione complessiva per il 2024 è pari al 51,3% con ben 11 regioni che registrano un valore superiore al 50% e un range che varia dal 59,2% del Lazio al 120,2 della P.A. di Trento. In merito all’adesione (Tabella 5) il valore complessivo è pari al 64,5% con un range che varia dal 41,2% delle Marche al 93,1% del Friuli Venezia Giulia.
Tabella 4. Donne invitate e rispondenti, estensione e adesione corretta. Screening mammografico 45-49 anni – Anno 2024
Tabella 5. Donne invitate e rispondenti, estensione e adesione corretta. Screening mammografico 70-74 anni – Anno 2024
Estensione e adesione screening colorettale fascia di età 70-74 anni
L’estensione dello screening colorettale alla fascia di età 70-74 anni nel 2024 (Tabella 6) è stata pari al 34,9% e le regioni che hanno un valore superiore al 40% sono in tutto 7, di queste la Campania registra il valore più basso pari al 47,5% e la Lombardia quello più alto pari 96,9%. Riguardo alla partecipazione il valore complessivo è pari al 45,4% con il Friuli Venezia Giulia che raggiunge il 93% e la Campania il 17,7%.
Tabella 6. Persone invitate e rispondenti, estensione e adesione corretta. Screening colorettale 70-74 anni – Anno 2024
Aggiornamento a cura di:
Patrizia Falini, Francesca Battisti, Paola Mantellini - Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica – Ispro, Regione Toscana
Pamela Giubilato, Paola Armaroli – Centro prevenzione oncologica, Città della salute e della scienza, Torino
Claudio Barbiellini Amidei, Manuel Zorzi – Azienza Zero, Padova.
Ringraziamenti
Si ringraziano i Coordinamenti regionali e tutti gli operatori di screening per aver fornito i dati.