FARMACIE DI COMUNITÀ E PROGRAMMI DI SCREENING COLORETTALE

Farmacie di comunità e programmi di screening colorettale: primo rapporto sugli accordi regionali e sub-regionali.
A cura di: Petra Giulia Della Valle, Silvia Deandrea, Francesca Battisti, William Mantovani, Elena Narne, Carlo Senore

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L’obiettivo del report è fornire una ricognizione dello stato dell’arte degli accordi locali o regionali tra Regioni e/o programmi di screening con le farmacie, associazioni di farmacie o Federfarma locali/regionali, al fine di rendere disponibili a tutti gli attori coinvolti gli elementi qualificanti degli accordi e favorire il miglioramento qualitativo degli accordi futuri, nonché stimolare la riflessione su possibili modalità di valutazione dell’impatto degli accordi stessi. 

I programmi di screening colorettale sono ampiamente diffusi a livello italiano: nel 2019 il numero di persone invitate dai programmi di screening colorettale è stato di circa 5 milioni e 920 mila persone, valore sovrapponibile a quello registrato nel 2018. Il valore medio nazionale di adesione all’invito è risultato di poco superiore al 40%: il numero di persone che, successivamente all’invito, si sono effettivamente sottoposte allo screening ha raggiunto nel 2019, dopo un progressivo aumento, circa due milioni e 390 mila unità. Il dato di adesione, tuttavia, si compone di valori estremamente differenti a livello delle macro‐aree geografiche, del genere e dell’età.
A eccezione della Regione Piemonte, che vede la proposta della rettosigmoidoscopia una volta nella vita a 58 anni di età e la ricerca del sangue occulto per coloro che non accettano l’esame endoscopico, il test di primo livello a partire dall’età target di 50 anni è il sangue occulto nelle feci con metodo immunochimico, il cui processo di approvvigionamento, distribuzione e conferimento al laboratorio è oggetto di una filiera a elevata complessità in cui le farmacie territoriali hanno un ruolo significativo in una percentuale elevata di realtà. È in questo contesto, quindi, che si situano l’analisi degli accordi stipulati tra Regioni, loro articolazioni e farmacie oggetto di questo report.

I referenti regionali del direttivo ONS hanno fornito gli accordi stipulati fra le Regioni/Province Autonome (PA) e i referenti delle farmacie in vigore alla data del 01/08/2021. Sono pervenute informazioni da 18 Regioni e PA (86% del totale) per un totale di 16 accordi: sei accordi regionali Farmacia dei Servizi (Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Veneto), cinque accordi regionali/PA non inclusi nella progettualità Farmacia dei Servizi (Friuli-Venezia Giulia, Marche, Molise, Provincia Autonoma di Bolzano, Sardegna) e cinque accordi a livello sub-regionale (Emilia-Romagna). Sei Regioni/PA non hanno stipulato accordi (Abruzzo, Calabria, Liguria, Provincia Autonoma di Trento, Toscana e Valle d’Aosta). Gli accordi sub-regionali delle Regioni Campania e Lazio non sono stati ottenuti in tempo per essere inseriti in questo report e di una Regione non ci è stato pervenuto alcun dato (Basilicata).

È auspicabile che questa revisione possa diventare uno strumento di continuo aggiornamento per le Regioni/Province/PA e possa aiutare a indirizzare gli accordi futuri imparando dalle precedenti esperienze. Inoltre, è desiderio comune poter arrivare a omogeneizzare gli accordi con il fine di ottenere un modello standard nazionale.