SCREENING DEL COLON-RETTO IN PUGLIA CON IL COINVOLGIMENTO DELLE FARMACIE DEI SERVIZI

Parte in Puglia lo screening del colon-retto che usufruirà del coinvolgimento delle cosiddette “farmacie dei servizi”, che distribuiranno ai cittadini invitati i kit e ritireranno i campioni per mandarli in laboratorio. La Regione Puglia è infatti tra le prime nove regioni italiane, coinvolte nella sperimentazione per l’individuazione dei nuovi servizi erogati dalle farmacie nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale.

L’avvio del programma pugliese di screening colorettale avviene con un ritardo notevole rispetto agli indirizzi nazionali, come veniva segnalato nel documento di verifica del ministero della Salute rispetto all’erogazioni dei Lea (Ministero della Salute – Piani di rientro 2018), e come è stato testimoniato dai dati del Rapporto 2018 dell’Osservatorio nazionale screening, che mostravano l’adesione nel 2017 al 5%.

Tuttavia, come sottolinea Antonio Tommasi, direttore del Servizio sanità pubblica, igiene degli alimenti e sicurezza sul lavoro dell’assessorato alla Salute della Regione Puglia, “il coinvolgimento delle farmacie dovrebbe adesso permettere di raggiungere in maniera capillare il territorio. L’accoglienza è stata particolarmente positiva da parte dei farmacisti, la profilazione continua giorno per giorno, e ci si aspetta di arrivare entro la fine del 2019 a una percentuale del 90%. Inoltre, i farmacisti sono coinvolti non solo nella distribuzione dei kit ma anche nella sensibilizzazione della popolazione”.

L’accordo fra Regione Puglia, Federfarma Puglia e Assofarm Puglia, con il contributo della Consulta Regionale degli Ordini dei Farmacisti, è stato fatto a metà del 2018. Il 2019 è stato un anno di sperimentazione che ha riguardato in particolare la predisposizione e il collaudo dei sistemi informatici per il dialogo tra sistemi informativi di farmacie e il sistema regionale dello screening, la definizione dei passaggi legati alla tracciabilità di tutte le fasi del programma di screening, e la formazione dei farmacisti.

“Il sistema entrerà in pieno regime a partire dal 2020, quando contiamo di raggiungere le percentuali indicate dai Lea nell’estensione dell’invito e, parallelamente, tutte le province avranno completato il percorso di profilazione delle farmacie coinvolte” continua Antonio Tommasi.

È prevista a fine novembre la conferenza stampa di lancio della campagna di comunicazione che riguarderà i tre programmi di screening.

Di Redazione