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Le 100 domande sull'Hpv

Il Papillomavirus umano (Hpv) è un virus a Dna associato in modo causale al cancro della cervice ed è presente praticamente in tutti i tumori invasivi. Da molti anni è disponibile un test per la sua identificazione e dal 2007 è disponibile un vaccino preventivo.

L’aggiornamento del documento Le 100 domande sull'Hpv nasce dall'esigenza di informare utenti e operatori sul cambiamento del protocollo di screening per le ragazze vaccinate contro l’Hpv,  già adottato da alcuni programmi italiani, e ha riguardato le diverse sezioni del documento e la relativa bibliografia. Dal 2007 le 100 domande sono state aggiornate dieci volte.

Che cosa sono le 100 domande sull’Hpv?
La pubblicazione consiste di tre documenti di domande e risposte sull’Hpv:
      1. Alcune informazioni sul virus Hpv: informazioni brevi per le utenti
      2. Altre informazioni sul virus Hpv: informazioni approfondite per le utenti
      3. Virus Hpv: informazioni per gli operatori.

Il primo documento contiene undici domande:
      1. Che cos’è il virus Hpv?
      2. Che cosa fa questa infezione?
      3. Quanto tempo dura l’infezione?
      4. Come si prende?
      5. Come si cura?
      6. Si può prevenire?
      7. Che cos’è il test Hpv e come si fa?
      8. Perché si fa il test Hpv?
      9. Che cos’è la colposcopia?
    10. Che cosa succederà dopo aver fatto la colposcopia?
    11. Come posso avere altre informazioni sul virus Hpv?

Il secondo e il terzo documento sono suddivisi in sei sezioni con le relative domande:
      • sezione 1: Che cosa è e che cosa fa il virus Hpv
      • sezione 2: Il test Hpv e il pap test
      • sezione 3: Come si trasmette l’infezione?
      • sezione 4: Come si cura l’infezione da Hpv?
      • sezione 5: Il vaccino contro il virus Hpv
      • sezione 6: Condilomi e verruche.

I primi due sono rivolti sia alle utenti sia agli operatori dei programmi di screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero, dei consultori, degli ambulatori vaccinali, ai ginecologi e ai medici di medicina generale. Il terzo, più specifico e approfondito, è destinato ai soli operatori.

Le 100 domande sono state realizzate da un gruppo di lavoro multidisciplinare di infermieri, ostetriche, biologi, ginecologi, patologi, citologi, oncologi, epidemiologi, medici di sanità pubblica e sociologi, la maggior parte dei quali membri del Gisci.

I documenti sono raccolti in un unico testo (aggiornato a giugno 2022). Scarica l’ultima versione del documento Le 100 domande sull’Hpv (pdf 2,10 Mb).

Perché fare le 100 domande sull’Hpv?
Da gennaio 2008 è partita la vaccinazione gratuita per le ragazze nel 12° anno di vita. Attualmente, il test Hpv è raccomandato come test di screening primario, come test di triage di ASC-US e in altri contesti particolari.
Anche oggi sia le utenti sia gli operatori degli screening si devono confrontare con domande sull’Hpv, non tutte di facile risposta.
A parte poche eccezioni, non è facile trovare in rete un’informazione di qualità e in lingua italiana sull'Hpv.
L’Hpv comporta, inoltre, sfide comunicative non indifferenti, legate a due tematiche difficili, come le malattie sessualmente trasmissibili e i tumori. Alcuni studi mettono in evidenza che, comunque utilizzato, il test Hpv tende a indurre un preciso carico d’ansia, aggiuntivo rispetto a quello legato alla diagnosi di Pap-test anormale. Questa consapevolezza ha spinto i ricercatori ad analizzare il fenomeno e a far emergere indicazioni utili su come comunicare sull’Hpv, in particolare cercando di individuare temi e domande chiave sull’argomento.
L’obiettivo delle 100 domande è, quindi, fornire alle utenti e agli operatori un’informazione di qualità sull’Hpv, che deve essere chiara, accessibile, aggiornata, basata sull’evidenza, trasparente e in grado di indirizzare verso ulteriori fonti di informazione. Idealmente, dovrebbe essere sviluppata assieme ai destinatari, o comunque aver messo in atto un meccanismo di verifica con questi. Per la stesura dei primi due documenti sono stati effettuati gruppi focus con le utenti.

Il documento è disponibile sia sul sito dell’Ons (pdf 503 Kb) sia su quello del Gisci (pdf 2,10 Kb).

L’Ons ha tra i suoi scopi quello di promuovere la qualità della comunicazione. Nel 2003 ha favorito la nascita del Gruppo di lavoro interscreening sulla comunicazione (Gdlis), costituito da operatori del Gisci (Gruppo italiano screening del cervicocarcinoma), Gisma (Gruppo italiano screening mammografico) e Giscor (Gruppo italiano screening colorettale), con l’intento di sviluppare un’informazione di qualità sugli screening oncologici. I due progetti realizzati riguardano l’Hpv e lo screening del carcinoma del colon retto. Recentemente il Gdlis è stato rinnovato e rinominato Gruppo comunicazione interscreening (Gic), il cui obiettivo principale è la produzione di documenti e materiali informativi per i tre screening oncologici rivolti a operatori, utenti e istituzioni.

Per approfondire:

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