Screening mammografico: efficacia, sovradiagnosi e sovratrattamento

Consulta la bozza dello statement (pdf 234 kb) elaborato da Gisma e Ons durante il workshop “Screening mammografico: conoscenza scientifica, controversie e incertezze. La comunicazione per una decisione consapevole”, consulta il documento "Il bilancio degli screening. Una narrazione sui benefici e i danni correlati agli screening" (pdf 73 kb) e leggi la riflessione di Marco Petrella. Scarica anche, dal sito Gisma, le presentazioni dei relatori.

Di seguito una rassegna di articoli sullo screening mammografico pubblicati sulla stampa nazionale ed estera tra cui The LancetJournal of the American Medical Association (Jama), Journal of Medical Screening e New York Times, e i siti Medscape, Janusonline e Scienzainrete.  

Independent UK Panel   

  • Nel 2012, quasi in contemporanea al supplemento del Journal of Medical Screening sulla revisione della letteratura disponibile sui programmi europei di screening organizzati, è uscito nel Regno Unito il rapporto “Independent UK Panel on Breast Cancer Screening. The benefits and harms of breast cancer screening: an independent review” (The Lancet. 2012;380:1778-1786).
  • Nel marzo 2013 The Lancet ha pubblicato "The benefits and harms of breast cancer screening", una serie di commenti al lavoro del UK Panel, inclusi quelli di Goetsche e di alcuni membri dell’Euroscreen Group 
  • Nel giugno 2013 Jama ha pubblicato un intervento di Michael G. Marmot, coordinatore del UK Panel, “Sorting through the arguments on breast screening” sull’attuale “polarizzazione” del dibattito.

NCI viewpoint

  • Il 29 luglio 2013 il Journal of the American Medical Association (Jama) ha pubblicato un Viewpoint che riassume i risultati di un gruppo di lavoro del National Cancer Institute statunitense (Nci), su “Overdiagnosis and overtreatment in cancer: an opportunity for improvement”. Vi è sovradiagnosi quando vengono identificati tumori che di per sé non sarebbero diventati clinicamente palesi: medici, pazienti e il pubblico in generale devono rendersi conto che la sovradiagnosi è comune e, utilizzando tecnologie sempre più raffinate, gli screening ne comportano comunque un aumento, afferma il rapporto. Occorre utilizzare protocolli di screening adeguati, studiare strategie mirate alle diverse tipologie di rischio, investire nella ricerca che permetta di identificare quali sono le lesioni potenzialmente evolutive. Infine, sottolinea il rapporto, è necessario anche cominciare ad utilizzare una terminologia diversa. Il termine cancro dovrebbe essere utilizzato per quelle lesioni che, se non trattate, sarebbero probabilmente fatali. Altri termini, come ad esempio lesioni “indolenti” potrebbero essere utilizzati per le condizioni a basso potenziale di evoluzione. Euroscreen Group

Euroscreen Group

Quando la prevenzione arriva sui giornali: la sovradiagnosi e lo screening made in Usa

Quando la prevenzione arriva sui giornali: Il caso Jolie e la “malattia della paura”

  • "Anche i tumori possono essere ereditari" (pdf 148 kb), l'intervista di Roberta Villa a Marco Foiani, direttore scientifico dell'Istituto Firc di oncologia molecolare (Ifom) di Milano
  • "Una fiaba contemporanea", l'articolo di Caterina Ferrari pubblicato su Janusonline
  • l'articolo di Mario Pappagallo (pdf 748 kb) sul Corriere della sera su quanto sono frequenti i tumori ereditari della mammella e quali sono le attuali strategie di prevenzione
  • la riflessione di Carlo Naldoni e Gianni Saguatti sul dibattito intorno ai tumori ereditari
  • Su ScienzainRete, il commento di Eugenio Paci sulla scelta dell’attrice.