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Lo screening mammografico

Dati di attività dal 2014 al 2020

Per effetto della pandemia, le donne invitate nel 2020 si riducono del 25,3%, ovvero a circa 2.600.000 donne, rispetto alla media delle donne invitate per anno nel biennio precedente, circa 3.500.000 donne (Tabella 1). Nel 2018-2019 in Italia è stato invitato l’86% della popolazione bersaglio (donne 50-69enni), mentre nel 2020 solo il 64%, con una riduzione relativa del 26% rispetto al biennio precedente, effetto legato alla pandemia.

L’adesione grezza all’invito nel biennio 2018-2019 tende a calare lievemente al 54,0% rispetto al biennio precedente (55,6%). Nel 2020 (Tabella 1) il valore si abbassa ulteriormente al 47,9%, registrando rispetto all’ultimo biennio un calo relativo dell’11,3%, per gli effetti della pandemia. L’adesione corretta, calcolata escludendo dal denominatore gli inviti inesitati e le donne che si sono sottoposte a una mammografia negli ultimi 12 mesi, cala in tutte le fasce di età (Figura 1) e, complessivamente, nel 2020 è pari al 51,0%, registrando un calo relativo del 16% rispetto al biennio precedente. Ogni 100 donne esaminate, circa 6 vengono chiamate a effettuare un supplemento di indagine, solitamente un approfondimento radiologico, un’ecografia, una visita clinica e, più raramente, un prelievo. Il numero di carcinomi diagnosticati allo screening supera le 16.000 unità nel biennio 2018-2019 (contro circa 2.000 lesioni benigne), con un tasso di identificazione intorno a 4.4 casi ogni 1.000 donne sottoposte a screening. Per l’anno 2020 il numero di lesioni benigne è pari a 741, mentre i carcinomi diagnosticati allo screening risultano intorno alle 6.000 unità, circa il 75% di quelli diagnosticati annualmente nel biennio 2018-2019. Il tasso di identificazione nel 2020 è pari a 4,9 casi ogni 1.000 donne esaminate.

Tabella 1. Dati nazionali di attività di screening mammografico 2014-2020

Anno di attività      

2014-2015       2016-2017       2018-2019       2020  
   
Numero di donne invitate*   
   
5.920.807   
   
6.482.301
   
6.947.614   
   
 2.593.288  
   
Numero di donne aderenti all'invito   
   
3.305.361   
   
3.605.948   
   
3.748.434   
   
1.241.639 
   
Media aderenti per anno   
   
1.652.681
   
1.802.974   
   
1.874.217   
   
 1.241.639  
   
Adesione grezza all'invito   
   
55,8%  
   
55,6%   
   
54,0%  
   
47,9% 
   
Adesione corretta all’invito   
   
60,1%  
   
60,0%   
   
60,7%  
   
51,0%  
   
Numero di donne esaminate^   
   
3.294.855   
   
3.541.039 
   
3.699.572
   
1.242.415 
   
Numero di donne richiamate per approfondimenti   
   
191.574
   
215.687 
   
234.089   
   
80.109 
   
Percentuale di donne richiamate per approfondimenti   
   
5,81%
   
6,09%   
   
6,33%   
   
6,45%      
   
Numero di lesioni benigne   
   
1.874
   
1.985    
   
1.988   
   
741

Numero di carcinomi diagnosticati allo screening

15.606 16.392 16.345 6.061 
   
Tasso di identificazione  
   
4,7‰
4,6‰ 4,4‰  4,9‰
   
Numero di carcinomi duttali in situ diagnosticati allo screening   
   
2.030
2.139 2.202 801
   
Numero di carcinomi invasivi ≤ 10 mm diagnosticati allo screening   
   4.584 5.047 4.942 1.781      
  

*al netto delle inesitate.
^per “donne esaminate” si intendono quelle donne che a seguito di un invito hanno aderito e per le quali si è recuperato l’iter diagnostico/terapeutico complessivo.

Figura 1. Adesione corretta all'invito per classi di età, 2014-2020

La valutazione dei principali indicatori raccolti, e il confronto con gli standard di riferimento derivanti dall’esperienza di programmi sia italiani sia europei, confermano il buon andamento complessivo dell’attività italiana di screening mammografico (Tabella 2), eccetto che per l’adesione grezza che nel 2020 scende sotto il 50%, considerato livello accettabile. Questa rilevazione è in linea con quanto riportato nel monitoraggio dell’Osservatorio Nazionale Screening sui recuperi dei ritardi dopo il lock down di marzo aprile 2020 e in cui si era osservata una riduzione relativa della partecipazione, rispetto al 2019, del 15%. Il tasso di richiamo per approfondimenti nel 2020 mostra un leggero aumento al 6,5% rispetto al periodo precedente (6,3%), continuando un trend in aumento negli ultimi anni. Il rapporto tra diagnosi istologiche benigne e maligne nelle donne sottoposte a biopsia chirurgica o intervento è pienamente al di sotto della soglia raccomandata e tende a rimanere stabile nel tempo.

Anche altri indicatori che valutano in modo più diretto la sensibilità del programma, come il tasso di identificazione dei tumori e quello dei carcinomi invasivi con diametro inferiore ai 10 mm, si dimostrano stabili nel tempo.

Il trattamento chirurgico conservativo dei tumori con diametro inferiore ai 2 centimetri mostra invece una leggera e costante flessione intorno al limite di accettabilità a partire fino al 2018-2019, per poi scendere ulteriormente nel 2020 all’82,2%.

Tabella 2. Indicatori e standard di riferimento

   anno di attività   

2014-2015    2016-2017    2018-2019   2020    Standard   
   
Adesione grezza all'invito   
   
55,8%
   
55,6% 
   
54,0%    
   
47,9%     
   
≥ 50%   
   
Percentuale di donne richiamate per approfondimenti   
   
5,8%
   
6,1%  
   
6,3%   
   
6,5%   
Primo  esame: <7%
Esami succ.: <5%   
   
Rapporto  biopsie benigne/maligne   
   
0,12   
   
0,12   
   
0,13   
   
0,13   
Primo  esame: ≤1:1
Esami succ.: ≤0.5:1   
   
Tasso di identificazione dei tumori (‰)   
   
4,7‰   
   
4,6‰   
   
4,4‰   
   
4,9‰   
   
   
   
Tasso di identificazione dei carcinomi invasivi ≤ 10 mm   
   
1,4‰   
   
1,4‰   
   
1,3‰   
   
1,4‰   
   
   
   
Percentuale di trattamento chirurgico conservativo nei tumori invasivi   ≤ 2 cm   
   
85,3%
   
84,1% 
   
84,0%   
   
82,2     
   
>85%   

 

Il periodo di tempo che intercorre tra la mammografia e il momento in cui è possibile riferire il referto negativo o, per i casi con dubbio diagnostico, il momento in cui si effettua una seduta di approfondimento o l’intervento chirurgico, sono indicatori fondamentali della qualità di un programma di screening. Come mostra la Tabella 3, un gran numero di programmi italiani continua a essere in difficoltà nel garantire nel tempo la buona qualità di questi indicatori e i valori permangono ben al di sotto del livello accettabile. Nel 2020 invece si assiste a un netto miglioramento dei 3 indicatori dei tempi di attesa, dovuto presumibilmente al minor carico di lavoro legato alla riduzione degli invitati e dei rispondenti durante la pandemia. 

Tabella 3. Tempi di attesa

anno di attività      

2014- 2015 2016- 2017 2018- 2019 2020 Standard accettabile GISMa
Invio dell'esito per i casi negativi entro 21 giorni dall'esecuzione della mammografia 66% 62% 59% 70% 90%
Approfondimento entro 28 giorni dall'esecuzione della mammografia 59% 57% 51% 60% 90%
Intervento entro 60 giorni dall'esecuzione della mammografia 40% 32% 34% 42%    
   

 

La Tabella 4 presenta i dati per macroaree geografiche: Nord, Centro, Sud e Isole. Nel Sud e Isole l’attivazione dei programmi di screening è più recente e con livelli di copertura mediamente più bassi rispetto al resto del Paese, anche se negli ultimi anni si era registrato un notevole aumento del numero di inviti. Infatti il numero di donne invitate nel Sud e Isole dal 2014-2015 al 2018-2019 è aumentato del 27%. Nel 2020 invece, per effetto della pandemia, al Sud è stato invitato il 45% della popolazione bersaglio con una riduzione del 27% rispetto al biennio precedente; al Centro e al Nord nel 2018-2019 è stato invece invitato oltre il 95% della popolazione femminile 50-69 anni.

Nel 2020 l’adesione grezza all’invito, nonostante abbia sempre mostrato molte differenze tra Nord e Centro rispetto al Sud e Isole, si caratterizza per un ulteriore ampliamento del divario a causa della pandemia. Al Nord l’adesione grezza si è ridotta dal 62% nel 2018-2019 al 59% nel 2020, registrando un calo relativo del 4,8%, mentre al Centro è diminuita dal 53% al 44%, registrando una riduzione relativa del 17,0%. Al Sud hanno aderito nel 2018-2019 il 39% delle donne invitate, mentre nel 2020 solo il 29%, con una riduzione relativa del 25,6%. Nelle Regioni del Centro, del Sud e delle Isole il valore del tasso di richiamo risulta superiore del 7%, quindi al di sopra dello standard di riferimento. Il tasso di identificazione dei carcinomi si attesta intorno al 5‰ al Nord, a poco più del 4‰ al Centro e al 3‰ al Sud, dove si registra un aumento a quasi il 5‰ nel 2020. La proporzione di donne con lesioni piccole sottoposte a trattamento chirurgico conservativo nell’intero periodo di osservazione al Centro-Nord va dall’82% al 91%, mentre al Sud e Isole va dal 58% al 71%, con un valore accettabile che dovrebbe essere superiore a 85%. Riguardo al Sud e alle Isole, il miglioramento di questo ultimo indicatore e l’aumento del tasso di identificazione dei carcinomi potrebbero essere solo apparenti e legati a problematiche di conferimento dei dati. 

Tabella 4. Indicatori per macroaree: Nord, Centro e Sud Italia

area geografica

Nord   

Centro   

Sud   

Anno di attività

2014-
2015

2016-
2017

2018-
2019

2020

2014-
2015   

2016-
2017  

2018-
2019   

2020

2014-
2015

2016-
2017

2018-
2019

2020

N. totale di donne invitate*   

3.273.410

3.438.758

3.633.582

1.253.283

1.292.679

1.542.152

1.595.947

713.140

1.354.718

1.519.391

1.718.085

626.865

N. di donne aderenti all'invito

2.073.320

2.177.363

2.237.571

741.648

726.393

801.926

842.426

316.070

505.648

626.659

668.437

177.424

Adesione grezza all'invito 

63%     

63%   

62%   

59%   

56%   

53%   

53%   

44%   

37%    

41%   

39%   

29%​   

N. di donne esaminate
nel periodo

2.084.726

2.186.504

2.253.839

748.045

719.203

801.940

842.548

316.070

490.926

552.592

603.186

178.300

% di donne richiamate
per approfondimenti   

5,08%   

5,23%    

5,06%   

5,15%   

7,23%  

7,87%   

8,53%   

8,52%   

6,85%  

6,91%

7,99%   

8,24%   

Biopsie benigne   

1.231   

1.241   

1.104   

360   

461   

482   

559   

210   

182   

262   

325   

171   

Tasso di identificazione
dei carcinomi   

5,12‰  

4,99‰   

4,86‰  

5,19‰   

4,36‰  

4,66‰   

4,30‰ 

4,08‰  

3,64‰ 

3,15‰

2,92‰   

4,98‰   

Tasso di identificazione
dei carcinomi
invasivi ≤ 10 mm   

1,51‰   

1,52‰   

1,45‰   

1,57‰   

1,39‰  

1,59‰   

1,38‰   

1,41‰   

0,89‰    

0,82‰   

0,87‰   

0,90‰   

% di trattamento chirurgico
conservativo nei tumori
invasivi ≤ 2 cm   

87,59%   

83,75%   

85,64%   

81,84%   

90,98%  

91,18%   

90,53%   

88,51%   

58,06%    

70,45%  

59,51‰   

 

 

 

Inviti nelle fasce di età 45-49 e 70-74 anni nel 2020

Nel 2020 alcune Regioni o singoli programmi hanno invitato allo screening anche le donne nelle fasce di età 45-49 (a intervallo annuale) e 70-74 (con intervallo biennale) con modalità organizzative diverse. Come per la fascia di popolazione 50-69 anni, anche per le altre fasce vi è stata, a causa della pandemia, una contrazione degli inviti e dei test di screening.

Per quanto riguarda la classe di età più giovane, nel 2020 sono state invitate 275.454 donne pari a circa il 12% della popolazione bersaglio, un calo di 98.000 inviti in meno rispetto al 2019, dove si riusciva a invitare il 15% della popolazione 45-49enne. L’Emilia-Romagna, la Basilicata, la VdA e il Piemonte riescono a invitare donne da tutta la regione, invitando rispettivamente il 70%, 18%, 33% e 19% delle donne. Registrano una copertura parziale sul territorio regionale anche la Lombardia (12%), la Toscana (16%), la Campania (12%) e la Liguria (6%). Il 62% delle donne ha accettato l’invito (169.306 donne).

Per quanto riguarda le ultrasettantenni, nel 2020 sono state invitate 228.542 donne, pari a circa il 26% della popolazione target; rispetto all'anno precedente sono state invitate 67.000 donne ultra70enni in meno; 139.810 hanno risposto all’invito, con una partecipazione del 61% (circa 57.000 esami in meno rispetto al 2019). Delle donne invitate in questa fascia di età, la Regione Emilia-Romagna nel 2020 ha invitato l'82% contro il 97% nel 2019; la Lombardia il 44% contro l'86% nel 2019, mentre il Veneto ha aumentato dal 67% nel 2019 al 77% nel 2022; anche in FVG sono aumentate le invitate dal 41% nel 2019 al 51% della popolazione bersaglio. In Umbria è stato invitato il 70% della popolazione bersaglio, contro l’83% dell'anno precedente; in Toscana si è passati dal 41% nel 2019 al 33% nel 2020. In Piemonte, VdA, Molise e Basilicata, l'invito è stato inviato rispettivamente all'11%, al 13% al 9% e al 61% della popolazione bersaglio del 2020, registrando qualche punto di riduzione percentuale rispetto all’estensione raggiunta nel 2019.